Domani 21 maggio l’udienza presso il Tar.
Domani, mercoledì 21 maggio, ci sarà presso il Tar l’udienza per il ricorso contro il decreto ministeriale n.32 del 2025, che prevede la conferma del docente di sostegno da parte delle famiglie.
“Finalmente avremo la possibilità di discutere di una misura che, ribadiamo con fermezza, andrà solo ad alimentare un meccanismo che ormai sta diventando prassi nelle scuole italiane, ovvero il concetto di supermarket, dove le famiglie, i clienti, per soddisfare un loro bisogno hanno la facoltà di scegliere o scartare dei servizi, a loro piacimento”. E’ il commento del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana.
La Gilda inoltre si era anche attivata attraverso una petizione, per chiedere che il provvedimento fosse ritirato, trovando appoggio tra i colleghi docenti e raggiungendo oltre 5mila firme.
“Il problema della continuità – afferma Castellana – si supera con il reclutamento dei docenti attraverso un doppio canale, trasformando le cattedre in deroga in organico di diritto. La Scuola di qualità – conclude – che punta sulla continuità e non sul precariato, che fa la differenza nel percorso scolastico dei propri studenti, è quella in cui l’insegnante di sostegno lavora a tempo indeterminato”.
Così in una nota la Gilda degli Insegnanti
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