Il commento del coordinatore nazionale sul divieto del dispositivi a scuola .
“Siamo pienamente favorevoli con l’annuncio del Ministro Valditara che in una circolare inviata ai dirigenti scolastici vieta l’uso dei telefoni durante lo svolgimento dell’attività didattica e in generale, durante l’orario scolastico. E’ anche bene, tuttavia, che si rispetti sempre la libertà di insegnamento”. E’ quanto afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana.
In un convegno organizzato lo scorso febbraio a Milano-Bicocca, è stato presentato il progetto di ricerca Eyes Up, in cui si mostrano evidenze statistiche sugli effetti dell’accesso precoce ai dispositivi digitali sull’apprendimento scolastico. Dai dati emerge che gli studenti con un profilo social già in prima media, ottengono punteggi più bassi nelle prove di italiano e matematica rispetto a chi aspetta i 14 anni, ovvero il limite fissato dalla normativa europea.
“L’uso dei social – afferma Castellana – oggi è alla deriva e rappresenta un vero e proprio ostacolo per la concentrazione e lo studio, danneggiando inevitabilmente l’apprendimento e le abilità intellettive. Tuttavia, riteniamo anche fondamentale che il divieto non limiti la libertà dei docenti per esempio nella compilazione del registro elettronico. Si forniscano dunque, da parte delle scuole – chiosa Castellana – strumenti adatti per non contrastare il lavoro degli insegnanti”.
Lo dichiara in una nota la Gilda degli Insegnanti
NOTA: Disposizioni in merito all’uso degli smartphone nel secondo ciclo di istruzione
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